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Alla scoperta di Erice

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Itinerari

All’interno di un triangolo equilatero, il centro storico di Erice è una sorta di labirinto, costituito dalle tantissime vie strette e tortuose. Pare che questo modo di costruire sia efficace per difendersi dal vento. La [B]chiesa Madre[/B], costruita nel XIV sec. per volere di Federico D’Aragona, è dedicata alla Vergine Maria Assunta. Si trova in posizione decentrata, in corrispondenza di uno dei tre vertici del triangolo, nei pressi dell’arrivo della funivia a [B]Porta Trapani[/B]. La facciata della chiesa è caratterizzata da un portico gotico aggiunto un secolo più tardi. Il poderoso campanile, separato dalla chiesa, è merlato in cima ed in origine aveva funzioni di torre di vedetta.

Alla periferia orientale della città, in corrispondenza di un altro vertice del triangolo, sul punto più alto della rupe si trovano i resti dell’imponente [B]Castello Normanno[/B] del XIII sec. Nel 1922, durante degli scavi nel cortile del castello, vennero alla luce i resti del [B]Tempio di Venere[/B], famoso nell’antichità. Della stessa struttura fanno parte il [B]Castello del Balio[/B], residenza del magistrato rappresentante del re, con il suo bellissimo giardino all’inglese ed il [B]Castello del Pepoli[/B], fatto costruire dal Conte alla fine dell’ottocento. Da qui si gode di un panorama stupendo sulla costa.

La chiesa di [B]San Giovanni Battista[/B] si trova nell’omonima piazza sul ciglio dello strapiombo. Riconoscibile per la bianca cupola quattrocentesca che termina con una punta conica, oggi è chiusa al culto.

Il [B]Museo Cordici[/B], ospitato all’interno del Municipio, custodisce alcuni reperti archeologici, opere statuarie e dipinti. Tra questi il gruppo scultoreo dell’Annunciazione di Antonello Gagini (1525).

Erice è diventata famosa anche per il Centro di Cultura Scientifica [B]Ettore Majorana[/B], sede di importanti dibattiti internazionali su problemi scientifici.

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