L’Etna ed i Dintorni

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Itinerari

Con 3340 metri di altezza l’Etna è il vulcano più alto e tra i più attivi d’Europa. Domina il mare Ionio e tutti i paesi attorno con la sua enorme mole. Gli antichi pensavano che al suo interno vi fosse la fucina del dio Vulcano o la dimora del ciclope Polifemo. L’Etna presenta un fascino particolare in ogni stagione. In estate o primavera ad oltre i duemila metri di altezza il paesaggio è lunare ed innumerevoli sono gli itinerari escursionistici. In inverno si ricopre invece di neve, assumendo il fascino della montagna.

Sono circa 130 le eruzioni accertate nei secoli, tra le più devastanti quella del 1669, in cui la lava arrivò addirittura a Catania, seppellendone in parte la città e raggiungendo il mare. In effetti però l’Etna è molto meno pericoloso di tanti altri vulcani “silenziosi”, proprio perchè è in perenne attività e non accumula “energia” pericolosa. Il territorio circostante è densamente popolato, e gli abitanti nutrono nei suoi confronti un sentimento di timore, ma sopratutto di amore per via della grande fertilità donata al terreno.

Nel 1987 viene istituito il Parco dell’Etna per proteggere questo ambiente naturale unico, in cui tra i tanti animali vivono ancora l’istrice, la volpe, il gatto selvatico, la lepre e fra gli animali più piccoli, la donnola, il riccio ed il ghiro. La flora del Parco, estremamente varia e ricca, condiziona il paesaggio offrendo continui e repentini mutamenti, a seconda della diversa compattezza e del continuo rimaneggiamento del terreno. Moltissimi sono gli uccelli ed in particolare i rapaci, come il falco pellegrino, il gufo, e alcuni uccelli acquatici come aironi e anatre nel lago Gurrida, unica distesa d’acqua dell’area montana etnea.

Tra i prodotti enogastronomici tipici la vastedda e il pucciddatu sono il pane tradizionale, dalla crosta spessa e croccante di color nocciola, fatto con semola di grano duro, acqua, sale e lievito madre. Il primo è una pagnotta larga e bassa, mentre il secondo è una ciambella. I vini Etna doc sono caratterizzati da una situazione climatica particolarissima e cioè la presenza di un’imponente montagna nevosa nel cuore torrido del Mediterraneo. La salsiccia secca si prepara con carne di maiale tagliata grossolanamente e condita con sale, pepe e peperoncino e semi di finocchio. Molto rinomati i pistacchi di Bronte per il colore verde smeraldo ed il profumo intenso, utilizzati soprattutto nella pasticceria siciliana, ma non solo. La ricotta infornata, tipica di tutta la Sicilia, qui viene fatta con il latte di pecora. Da gustare anche il pecorino Siciliano Dop. I buonissimi dolci locali sono semplici e derivano dalla cucina domestica, realizzati con la frutta secca del parco in particolare pistacchi e nocciole.

 

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