Soraga dal latino “super aqua”, al di là del Torrente Avisio, che scorre sulla sinistra orografica.
Superata Moena, si giunge al caratteristico abitato di Soraga, annunciato dal Lago di Pezzè e dal suo romantico parco fluviale. Storicamente Soraga è il primo vero paese della Val di Fassa, e certamente uno dei più vecchi. Per secoli è stata terra di confine tra il Principato Vescovile di Trento e quello di Bressanone, al quale apparteneva tutta la Val di Fassa, eccetto Moena.
Una particolarità di questo paese è quella di possedere un territorio staccato, geograficamente lontano dalla sua giurisdizione: l’Alpe di Fuciade al Passo San Pellegrino, una conca ai piedi dello svettante torrione del Costabella, una terra di “tobiè”, una zona d’alpeggio e di prati di alta montagna.
Soraga è un vero laboratorio artistico dove scultori e intagliatori immortalano nel legno le emozioni delle Dolomiti.
Soraga, cullata dal Gruppo del Catinaccio e dalla Vallaccia, è una deliziosa località a misura d’uomo, lontana dallo stress della città e dal turismo di massa, che propone ai suoi ospiti comode passeggiate alla scoperta delle botteghe artigiane, delle piccole e rustiche frazioni, entusiasmanti escursioni in mountain bike lungo la ciclabile che unisce Moena a Canazei, e un attrezzato parco giochi dove i bambini possono scatenarsi, in piena libertà e sicurezza.
In inverno gli skibus gratuiti permettono agli amanti della neve di raggiungere comodamente le vicine aree sciistiche legate al carosello del Dolomiti Superski. Soraga è anche rinomata dagli appassionati dello sci di fondo che, sulla pista della Marcialonga, trovano il loro piccolo paradiso dolomitico.
Tranquillità, riposo, atmosfera familiare e un ottimo rapporto qualità-prezzo fanno di Soraga una delle mete più ambite dal turista italiano.