
Tra i borghi più belli d’Italia Frisanco e Poffaboro, il cui nome deriva da Prafabrorum, prato dei fabbri, sembrano tesori nascosti nelle prealpi di Pordenone eppure sono facilmente raggiungibili dalla pianura. Abbandonata Maniago si apre la Val Colvera, luogo di boschi e torrenti, con 15 borghi sparsi in 30 km quadrati e circondati dai primi contrafforti delle Alpi Carniche. Le bellezze naturalistiche di questi piccoli borghi si fondono con quelle architettoniche, con le loro case in pietra a vista e legno, dove i ballatoi si aprono sulle stradine lastricate.
La forza attrattiva di Poffabro sta infatti in questo effetto incantatore delle pietre arenarie o calcaree tagliate al vivo, e dei suoi balconi di legno, elementi architettonici semplici ma di impatto. Altra particolarità è rappresentata dalle corti chiuse a cui si accede attraverso uno stretto arco, e dalle lunghe schiere di abitazioni di pianta cinque-seicentesca.
L’unicità del borgo sta nella sua dimensione popolare e semplice, nell’assenza di palazzi signorili, cattedrali o grandi ricchezze artistiche, nella presenza invece di capitelli votivi sparsi ovunque e di chiesette minori.
La chiesa di San Nicolò è l’unico palazzo imponente rispetto agli altri edifici del paese. La chiesa fu spesso oggetto di restauri ed è riconoscibile grazie alla sua maestosa facciata bianca che prese forma già a fine Seicento.
Frisanco, compresa nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, è forse più spaziosa ed aperta sulla valle ma condivide lo stesso fascino di Poffabro e come questa è un paese dove i balconi fioriti, gli orti e tanti piccoli dettagli rivelano il suo essere un borgo vivo e vissuto.

La valle ha rischiato infatti lo spopolamento nel secondo dopoguerra ma per fortuna negli ultimi anni ha assistito ad una migrazione al contrario che lo ha resa luogo di richiamo, così qualcuno ha trovato il coraggio di trasformare in ricchezza quello che un tempo veniva considerato quasi una vergogna: le vecchie case che, una volta restaurate, sono diventate il maggior patrimonio storico e culturale.
I boschi e i prati non più coltivati sono diventati luoghi dove poter fare camminate, immersi in un paesaggio magico.
I balconi si sono animati di fiori, le case hanno cominciato a riempirsi di giovani coppie e di bambini, persone che hanno capito che vale la pena unirsi e rinsaldare il tessuto sociale della valle, valorizzando la ricchezza delle tradizioni e dando vita a manifestazioni culturali e gastronomiche che hanno fatto conoscere la vallata oltre i confini Provinciali e Regionali.
Uno degli eventi più famosi è la mostra di presepi che ogni dicembre ed inizio gennaio anima Poffabro. Tutte le nicchie e i balconi della case ospitano un presepe e passeggiando tra le vie del borgo, nel silenzio della sera, si avverte ancora di più la magia del periodo natalizio
Poco prima, in settembre, c’è invece Paesi Aperti, che trasforma la Valcolvera in una piccola fiera dell’artigianato artistico e della gastronomia locale, con incontri, mostre artistiche e fotografiche, musica e spettacoli.
A fine luglio invece, a testimonianza del fatto che la valle non solo si sta ripopolando ma che a differenza di molte zone montane è un luogo dinamico e aperto, c’è Brocante, festival internazionale di circo contemporaneo. Poffabro, Frisanco e gli altri borghi diventano il palcoscenico per artisti di mezza Europa e non solo che si esibiscono tra strade e piazzette al calar della sera, interagendo scherzosamente con il pubblico, come accadeva negli antichi spettacoli di strada che animavano le piazze delle città europee fino all’inizio del ’900.
