Cucina in carnia

Not verified.
0 (0 reviews)
Piatti tipici e ricette

La cucina tipica carnica è strettamente legata al territorio. Basata sui pochi alimenti che il severo ambiente di montagna offre (mais, fagioli, patate, erbe spontanee, funghi) e i prodotti caseari (burro, formaggio), ha saputo inventare una grande varietà di piatti, semplici ed allo stesso tempo gustosi: polenta e frico (torta salata a base di formaggio, patate e cipolla), cjarsons (ravioli dolci), zuppe e minestroni. La straordinaria abbondanza di erbe e piante spontanee del territorio ha permesso la creazione di saporiti piatti: risotto al silene, radicchio di montagna, polenta alle erbe spontanee, frittata all’erba cipollina e fiori di zucca, pane all’ortica, crostata di rabarbaro. L’esaltazione di queste pietanze trova spazio nella manifestazione Festa delle erbe di primavera che si svolge a metà giugno.
Tra le carni: las piéndalas (carne di pecora affumicata).
Molto diffusi sono anche i piatti a base di funghi, riscoperti durante la manifestazione autunnale Forni, funghi e…gastronomia (settembre).
Curiosità:
Fino al ‘500 la Serenissima Repubblica di Venezia si approvvigionava in questa zona di erbe di montagna da utilizzare in medicina ed in gastronomia.
Bevande:
L’utilizzo di piante spontanee emerge anche nella preparazione di bevande:
sciroppo e vino tratto dalle bacche del sambuco nero (sambucus nigra), sciroppo dissetante a base di fiori di sambuco; ‘sgnapa ai ciariei (grappa al cumino, carum carvi), grappa al pino mugo (pinus mughus), grappa al mirtillo (vaccinium myrtillus).
Liquori:
di ciariei: si raccolgono i semi di chimmel selvatico, si mettono in un vaso con zucchero bollito con acqua. Con il tempo, si forma un gradevole liquore che, volendo, si può allungare con il vino bianco (dopo aver filtrato).
di pino mugo: si raccolgono le cime tenere del pino mugo; si fanno bollire con acqua e zucchero; si chiude il tutto in vasi di vetro, fino all’autunno. Servirà per tutti i disturbi di raffreddamento;
di saiuc (sambuco): si raccoglie la pomala di saiuc (frutti del sambuco) quando sono rossi, d’autunno, si bolle in acqua finché si riduce a metà, quindi si mette in fiaschi con zucchero.

Maps

Review

0 Base on 0 Reviews
Service
Quality of customer service and attitude to work with you
0
Value for Money
Overall experience received for the amount spent
0
Location
Visibility, commute or nearby parking spots
0
Cleanliness
The physical condition of the business
0

Reply

Cancel reply