Per la sua posizione privileggiata, ottima per la difesa, fu abitata sin dalla preistoria. Nel V sec a.C. i Greci colonizzarono la città, che attraversò un periodo di prosperità. Nasce così il famoso culto della dea del grano, [I]Demetra[/I] per i Greci e [I][B]Cerere[/B][/I] per i Romani. Sulla punta estrema di Enna si trovano i resti dell’antico tempio dedicato a questa divinità, la [B]Rocca di Cerere[/B]. Nel 397a.C. viene conquistata dai Siracusani con Dionigi I e successivamente dai Cartaginesi. Nel 214 a.C. nel corso della seconda guerra punica, viene liberata dai Romani, e sotto il loro dominio diventa un importante centro per il commercio del grano. Dal 353 all’858 d.C. è un centro strategico per il comando militare bizantino e nell’859d.C. passa sotto il dominio degli Arabi.
Dal 1040 al 1061 la dominazione dei [B]Normanni[/B]. L’importanza di Enna aumenta con lo svevo [B]Federico II[/B] (1194-1250), a lui si deve il rifacimento del [B]Castello di Lombardia[/B] e la costruzione della [B]Torre Ottagona[/B], le cui origini risalgono alla preistoria. Si tratta di una cittadella fortificata con ben 22 torri, di cui oggi ne restano soltanto 6. Con Federico II d’Aragona (III di Sicilia) la città cambia nome in [B]Castrogiovanni[/B] e tale rimane fino al 1926. Dopo gli Aragonesi si succedono le dominazioni degli Spagnoli e poi dei Borboni fino al 1860, anno in cui viene liberata assieme a tutta la Sicilia da [B]Garibaldi[/B]. Diventa capoluogo di provincia nel 1926.