Una storia che affonda le radici nel lontano 28 maggio 1775 quando Giorgio Quadri, veneziano delle terre levantine, sbarca da una galea in Riva degli Schiavoni. Quadri intuendo forse il prossimo disgregarsi dei territori della Dominante aveva lasciato Corfù, con i suoi risparmi e la sua giovane e leggiadra moglie greca Naxina, per cercare fortuna a Venezia. Fu proprio la spumeggiante Naxina ad avere per prima l’idea di investire gli averi di famiglia in un locale che vendesse “l’acqua negra bollente”.
Nell’allora cosmopolita Venezia c’era stata la prima diffusione della moda di bere il caffè, bevanda ricavata da una semente che i Turchi chiamavano Khavè, tanto che già nel 1683 sotto le Procuratie Nuove della Piazza San Marco era stata aperta la prima bottega del caffè. Le cronache narrano che ai tempi di Giorgio Quadri a Venezia si contavano ben 208 caffè, di cui ben 24 in Piazza San Marco, sempre affollati. Naxina fiutò subito l’affare e insieme al marito rilevarono una vecchia bottega del caffè sotto le Procuratie Vecchie, all’angolo del Sottoportego dei Dai.
Un locale già famoso in città visto che lì, con il nome de “Il Rimedio”, fin dal 1638 si vendeva il vino Malvasia ritenuto all’epoca “un rimedio” perchè si credeva “rinvigorisse le membra e risvegliasse lo spirito”, come racconta il Tassini.
Poi nelle abitudini di politici, mercanti e affaristi dal vino si passò al caffè, tra cui quello alla turca che proprio Quadri introdusse a Venezia.
Mezzi pubblici per raggiungerlo: Vaporetto n.1/82 fermata S.Marco
Indirizzo: Piazza S. Marco 120 – 30124 Venezia