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Itinerario archeologico

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Itinerari

[B]A Ortigia[/B]
Da visitare i resti del Tempio di Apollo, due colonne e pochi altri elementi. Imponente costruzione, era composta da sei colonne sulla facciata e diciassette sui fianchi, tutte monolitiche. Il tempio, risalente ai primi anni del VI secolo a.C., è considerato il più antico tempio dorico della Sicilia.
Poco distante, in via XX settembre si trovano i resti della [B]Porta Urbica[/B], fatta costruire da Dionigi il Grande. Era inserita nella cinta muraria che, partendo da Ortigia, cingeva completamente tutta la città fino al castello Eurialo, per una lunghezza di una trentina di chilometri.
Il [B]Duomo[/B] fu costruito dal rifacimento di un tempio greco dedicato ad [B]Athena[/B], edificato da Gelone nel V sec.a.C., per celebrare la vittoria sui Cartaginesi ad Imera. Al suo interno dalla parte della via Minerva si riconoscono colonne e parti di architrave dell’antico tempio.

[B]A Siracusa[/B]
Il [B]parco archeologico della Neapolis[/B], a cui si accede dal viale Orsi, costituisce la zona più importante della città greca. Qui si trova il [B]Teatro Greco[/B], tra i più importanti dell’antichità non solo per le dimensioni, conteneva 15.000 spettatori, ma anche per il suo ruolo nello sviluppo del dramma classico.
Tra gli altri monumenti della Neapolis, l’enorme [B]Ara di Gerone II[/B], altare dedicato a Zeus, l'[B]Anfiteatro Romano[/B] del periodo imperiale augusteo scavato nella roccia, la Necropoli Grotticelli con tombe di epoche diverse tra cui quella di [B]Archimede[/B].
Interessante la visita alle Latomie, cioè antiche cave di pietra di tufo abbastanza profonde, che vennero adibite anche a carceri. La più nota è la Latomia del Paradiso, in cui si trova il famosissimo [B]Orecchio di Dionisio[/B]. Si tratta di una grotta artificiale dagli incredibili effetti acustici, in cui anche il minimo sussurro viene più volte ripetuto ed ingigantito. Questo effetto e la somiglianza al condotto uditivo dell’orecchio umano, hanno dato origine ad una leggenda. Secondo questa il tiranno Dionigi vi faceva rinchiudere prigionieri importanti o avversari politici, riuscendo ad ascoltare quello che dicevano da un’apertura praticata nel soffitto.

La visita archeologica non può considerarsi conclusa senza avere prima visitato le [B]Catacombe[/B] di Santa Lucia, di Santa Maria di Gesù, di Vigna Cassia e di San Giovanni. Vasti complessi cimiteriali sotterranei, testimoniano l’intensa vita spirituale della comunità cristiana della città.

Tappa fondamentale per una visita archeologica è anche il museo “[B]Paolo Orsi[/B]”, inaugurato nel 1988 nella sede di Villa Landolina in viale Teocrito, in sostituzione di quello di Piazza Duomo, ormai incapace di contenere il gran numero di reperti dalla preistoria. Il contiguo [B]Museo del Papiro[/B] custodisce una documentazione storica sulle origini e sulla fabbricazione della carta papiracea in Egitto ed a Siracusa.

[B]Nei dintorni di Siracusa[/B]
A circa sette chilometri di distanza in direzione di Belvedere, si trova il [B]Castello di Eurialo[/B], unica fortezza dell’antichità, costruita da Dionigi.

In direzione di Canicattini, da visitare le suggestive rive del [B]Ciane[/B] dove si trovano le rovine del [B]Tempio di Giove[/B] ed in cui riesce a crescere spontaneamente il Papiro. Costruito dopo il tempio di Apollo in Ortigia, quello di Giove è il più antico tempio greco della terraferma (primi decenni del VI secolo a.C.).

Percorrendo la SS124 Floridia-Solarino ed al bivio con la SP 45 seguendo le indicazioni per Ferla, si giunge alle suggestive necropoli di [B]Pantalica[/B].

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