E’ un vicolo parzialmente coperto da due volte, documentato già nella prima metà del Cinquecento quando era un “chiasso” che collegava via Fiorentina al Borgo nuovo, poi via Palestro.
Un ingresso è ancor oggi posto lungo Via Fiorentina nella facciata dell’ottocentesco Palazzo Salvetti, l’altro in Via Palestro, inglobato sempre nello stesso palazzo gentilizio.
E’ un classico esempio di utilizzo di spazi edilizi, a cui si adattano i palazzi nella fase di espansione, dopo aver inglobato costruzioni contigue preesistenti.